giovedì 24 febbraio 2011

Emergenza Nord Africa. O meglio emergenza per l'Italia


In maniera provocatoria qualche giorno fa auspicavamo un protettorato Italiano per la Libia. Oggi ci rendiamo conto che vada come vada servirà una forma di controllo per i flussi immigratori che dal Nord Africa partiranno per l’Italia.

Che vinca o che perda Gheddafi, in Libia ci saranno migliaia di persone che non potranno più rimanere nel paese africano per il semplice fatto di appartenere alla fazione che alla fine dei giochi ne uscirà perdente.

Vista l’evoluzione delle ultime ore, probabilmente, i sostenitori di Gheddafi saranno costretti ad abbandonare il paese. Le direzioni che prenderanno saranno quelle del Mare Mediterraneo e quindi Europa con Italia in testa.

L’ONU ci chiede di accogliere i profughi ma poi cosa si dovrebbe fare? Rimpatriarli a forza? Concedere asilo politico? Non sarebbe più giusto che la UE entrasse in gioco? Qui si rischia che l’Italia si dovrà fare carico di tutti i costi della tragedia umanitaria. Allora non sarebbe meglio gestirla già in Libia? Si eviterebbero centinai di viaggi con le barche della speranza e i rischi che ne conseguono.

L’Europa ha una polizia speciale per le frontiere, la Frontex, già impiegata al confine greco – turco, perché non viene utilizzata? Hanno inviato solo alcune unità, come se bastassero per monitorare il Mediterraneo.

Torniamo al solito problema, l’Europa burocratica è un pachiderma, un qualcosa di macchinoso che snobba le nazioni e ignora i singoli popoli.

E se pensiamo che in Italia, a noi italiani, nessuno ci ha chiesto se ne volevamo fare parte… bhè questo è quanto meno noioso.

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