giovedì 17 febbraio 2011

Berlusconi e il caso Ruby, comunque vada perde l'Italia

Il prossimo 6 aprile il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrà comparire davanti al tribunale di Milano per difendersi da due accuse molto pesanti: concussione e prostituzione minorile.

Come si sia arrivati a questo oramai è noto a tutti ed è normale una certa curiosità su questo fatto che non ha precedenti in Italia. In sostanza un Primo Ministro che finisce sotto processo non si era mai visto.

La situazione è ben seria e questo deve essere chiaro alla nazione. Analizzando i dati di fatto da un punto di vista meramente pragmatico, troviamo due contendenti, uno di fronte all’altro: la magistratura che contesta questi reati a Berlusconi e lo stesso Berlusconi che nega nel modo più assoluto. È evidente che solo uno dei due ha ragione e per esclusione l’altro avrà torto. Se la magistratura ha ragione allora vuol dire che in Italia abbiamo un Presidente del Consiglio che ha abusato della sua carica per motivi personali (e per molti questo confermerebbe che Berlusconi potrebbe avere usato la carica istituzionale altre volte per benefici personali). Invece se Berlusconi ha ragione allora vuol dire che in Italia abbiamo una parte di magistratura deviata e destabilizzante.

Questo ragionamento lapalissiano porta ad una conclusione: in Italia abbiamo una situazione gravissima.

Comunque vada, al verificarsi di una o dell’altra situazione la realtà è che la nazione è in pericolo. Come può il popolo restare ad osservare impassibile tutto questo schifo?

Quello che noi vogliamo è che in ogni italiano ci sia la voglia di farsi rispettare dalle istituzioni, ci sia la voglia di pretendere che chi sbaglia paga, dal semplice cittadino al Primo Ministro, passando per la magistratura e le forze dell’ordine.

Il Popolo prima.

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