mercoledì 16 marzo 2011

Prima di festeggiare facciamo gli Italiani


Ormai ci siamo, domani è il 17 marzo, giorno in cui ci sarà il clou delle manifestazioni per la celebrazione dei 150 anni di unità d’Italia.

Andiamo subito al punto: c’è poco da festeggiare. Perché? Perché manca una cosa fondamentale per festeggiare l’unità d’Italia, manca lo spirito nazionalista e patriottico. La bandiera, il nostro Tricolore, è al centro di una polemica che solo in Italia poteva nascere. La sinistra si scopre improvvisamente patriottica e si fa in quattro ad esporre la bandiera ovunque. Ma come mai questo improvviso Amor Patrio? Ovvio, per polemizzare con parte del governo, la Lega, che come è chiaro non solo non festeggerà l’unità d’Italia ma sta facendo di tutto per screditare la ricorrenza.

Questo è sintomatico di come nella nostra nazione siamo divisi su tutto e anche di più. Ognuno cura il proprio orticello, piccolo o grande che sia. È perso (o forse non c’è mai stato) ogni buon proposito per migliorare. L’Italia è attanagliata da problemi seri e i politici che fanno? Litigano se usare la bandiera o no. Ma come pensiamo di considerarci una grande nazione se siamo governati da piccoli uomini?

E l’italiano medio cosa fa? Come sempre si adegua, forse rassegnato da questa situazione di pantano politico che infanga la nostra nazione.

Prima di festeggiare bisogna fare gli italiani. Non basta esporre una bandiera per esserlo. Bisogna comportarsi da italiani. Bisogna essere uniti nel rispetto delle regole, dei valori e dei principi che già 2000 anni fa fecero di Roma e dell’Italia il centro del mondo, faro dell’umanità. Quando tutti noi riscopriremo nel nostro animo quell’italianità sopita allora sì che potremmo festeggiare.

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