mercoledì 23 marzo 2011

La necessità del cambiamento

Comitato di Rinascita Nazionale
Rabbia. Questo è il sentimento che purtroppo la situazione politica italiana fa scaturire in me ora. Rabbia per come la politica sfrutta il popolo, rabbia per come il popolo stesso non capisce che il primo e unico problema della nazione è la classe politica che ci governa.
E ancora rabbia nel vedere come la burocrazia sia arma del sistema e come il sistema si ingrassi a spese di noi poveri italianucci lamentosi e attendisti che il destino ci riservi un futuro migliore.

Nei giorni scorsi, guardando le celebrazione per l’Unità d’Italia, in televisione hanno fatto vedere il parlamento in seduta comune. Tutti i nostri senatori e deputati, ministri e sottosegretari insieme in un unico posto. Ebbene, c’è ancora qualche illuso che ritiene che tra quelli ci sia qualcuno in grado di migliorare l’Italia? Non crederete mica che lì in mezzo ci sia qualcuno a cui interessa del pensionato che vive con 500€ di pensione? Pensate veramente che un politico da 18.000€ al mese sappia veramente che problemi ha la gente oggi, nel 2011?

Lo volete capire che il primo problema, chiamiamolo problema Alfa, quello da cui partono tutti gli altri problemi, in Italia è proprio il sistema di questa classe politica?!?

E il secondo problema, grazie al quale il primo problema non viene risolto, è proprio il popolo italiano e il suo atteggiamento di rassegnazione! Ci si lamenta ma nessuno fa niente per cambiare! E non mi dite che è utopia! Svegliatevi! Tutti quanti voi dovete mettervi in testa che il cambiamento deve partire dal popolo italiano, da tutti quanti noi. Basta sudditanza, sia nazionale che internazionale.

Siamo la nazione migliore che il mondo possa avere, siamo il popolo più capace, intelligente, creativo che il mondo abbia. Lo dice la nostra storia ma non si può vivere, o meglio sopravvivere, delle glorie passate. Ci meritiamo questo? Tu che leggi pensi di meritarti uno dei debiti pubblici più alti al mondo? Pensi di meritarti un sistema giudiziario che per chiudere un processo ha bisogno di 10 anni? Pensi di meritarti un ministro dell’istruzione che non investe in cultura, in scienze e sviluppo? Pensi di meritarti la disoccupazione giovanile più alta di Europa? Pensi di meritarti il bunga bunga? O pensi di meritarti la sinistra inesistente e ameba?
Non so se pensi di meritartelo. Io non me lo merito ma soprattutto non se lo meritano i nostri figli e non se lo merita la memoria dei nostri antenati che hanno reso grande l’Italia nel mondo!

E allora smettila di piagnucolare e datti da fare. E come puoi darti da fare? Unendoti a noi per prima cosa. Ricorda, l’unione fa la forza. Insieme possiamo cambiare. Per il bene dell’Italia, prima il popolo.

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